lunedì 15 aprile 2013

SPECIALE - Monaco, tra russi e federazione francese.


(Speciale a cura di Demetrio Marrara)
Il 1° Agosto 1919 nasceva nel Principato di Monaco, il Monaco. Nato dalla fusione di Swimming Club,
Etoile, Riviera e Monaco Sports a distanza di 30 anni riuscì ad imporsi come squadra di medio alta classifica. Da allora la squadra del principato è diventata una delle signore di Francia, con 7 titoli vinti, 6 coppe e 4 supercoppe.
Gli anni 80, pieni di successi. Anni in cui Delio Onnis, attaccante italo-argentino, diventava il cannoniere di sempre del campionato francese e contribuiva alle vittorie del Monaco. Era il 1988 quando i biancorossi portavano a casa il loro 5/o scudetto trascinati dall'allenatore esordiente, poi divenuto uno dei migliori d'Europa, Arsene Wenger. Nonostante la partenza di quest'ultimo il Monaco continuò ad affermarsi come squadra di alto livello riuscendo, nella stagione 96-97, a conquistare un altro titolo nazionale e arrivando alle semifinali di Champions, eliminati dalla Juventus poi divenuta campione d'Europa.
L'ultimo scudetto appartiene alla stagione 99-00, quando l'allenatore Jean Claude Puel riuscì a siglare il Double, scudetto più supercoppa.
L'anno successivo la squadra venne affidata a Didier Deschamps che grazie ad un lavoro progettuale riuscì nel giro di due anni a portare il Monaco dalla bassa classifica a dei posti di tutto rispetto, guadagnando un secondo posto e due terzi posti consecutivi. L'ultimo dei quali nella stagione 2003-04, quando i francesi persero malamente la finale di Champions contro il Porto di Mourinho.



LA STORIA RECENTE
Il Monaco progressivamente si stabilisce nei bassi fondi della classifica, con una discesa verticale segnata dalla retrocessione nella stagione 2010-2011.
Nell'estate del 2012 avviene un cambiamento epocale nella dirigenza del Monaco. Il russo Dmitry Ribolovlev, magnate russo ed ex-proprietario dell'Uralkali, colosso internazionale di fertilizzandi e maggior azionista della Banca di Cipro. Forbes lo descrive come il 119° uomo più ricco del mondo, nato Perm, riesce ad acquistare la squadra del principato dopo un'estenuante trattativa condotta dal Principe Alberto II in persona.


I PROGETTI DEL RUSSO
Agevolati dall'illimitate risorse finanziarie della dirigenza russa e dalla bassissima pressione fiscale del paese, definito da sempre come un paradiso fiscale, i monegaschi si possono permettere il lusso di offrire contratti milionari.
Il progetto di Ribolovlev è quello di investire, a partire dalla promozione in Ligue1, un budget di 100 mln di euro per 4 anni anni in grado di riportare ai vertici il club del principato.
Un altro obiettivo del magnate russo è quello di costruire, come d'attualità, uno stadio di proprietà appartenente al club che consenta un aumento esponenziale degli introiti e del pubblico presente alle partite. Lo Stado Louis II dedicato al re Luigi II è troppo piccolo per un club di vertice. Costruito nel 1985, ospita dal 1998 il Monaco ed è in grado di ospitare solamente 18 mila tifosi. Le gradinate sono coperte, tranne quella rivolta verso il sud che è aperta, con una visuale sul mare meravigliosa. Lo stadio è fuorviante e troppo dispersivo. Ospita la pista d'atletica, un campo polivalente, una piscina, un'università. Gli unici edifici che rimarranno tali saranno gli uffici amministrativi, il ristorante e l'ampio parcheggio.
In estate le finanze del club hanno permesso l'acquisto del talentino, ex River Plate, Lucas Ocampos. Classe 94 pagato 11 mln di euro. Non solo l'argentino ma anche il difensore italiano Raggi, il difensore dell'Ajaccio Medjani e il danese Jakob Poulsen, il mediano ex-Auxerre Ndinga e le punte Riviere dal Tolosa. Come allenatore, invece, la scelta è ricaduta sull'esperto Claudio Ranieri.


LA DIATRIBA MONACO-LEGA CALCIO FRANCESE.

Sostanzialmente il Monaco è una squadra "ospitata" nel campionato francese e ha sede legale a Montecarlo. La LFP ha colto l'occasione per dichiarare "guerra" al Monaco dei russi. Secondo una nuova regola dello statuto potranno partecipare ai campionati francesi di prima e seconda divisione solo le squadre che hanno sede e direzione effettiva in Francia. La Lega vorrebbe tutelare gli investimenti qatarioti nella squadra della capitale e l'avvento di Al Jazeera, detentrice dei diritti tv di campionato e Champions in Francia. Spostando la sede in Francia, il Monaco sarebbe costretto a rinunciare alle agevolazioni fiscali del principato e sottoposto alla tassa Hollande che prevede un prelievo fiscale sulle ricchezze del 75%.
In Costa Azzurra, però, chiaramente non sono per niente d'accordo con questa proposta e annunciano di dar battaglia attraverso le parole del vice-Presidente Jean Louis Campora, presidente storico del Monaco dal 1975 al 2003, il quale ha dichiarato: “Siamo scioccati. La nostra storia è qui: siamo a Monaco e resteremo a Monaco anche in futuro”.


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