venerdì 26 aprile 2013

Russian Premier League: Il CSKA rallenta, lo Zenit lo insegue allo scadere. Anzhi-Dinamo, che spettacolo! Mordovia e Alania, retrocessione ad un passo

Pur essendo nato in Venezuela, Danny gioca per il Portogallo
Il derby moscovita era attesissimo: il CSKA per continuare la sua corsa verso il titolo, lo Spartak per inseguire l'Europa. Le attese sono altissime, fortunatamente vengono rispettate. Vero, le difese sono molto approssimative e tutt'altro che impermeabili, eppure anche questo dà alla sfida quel qualcosa in più. Finisce 2-2 lo scontro più atteso della venticinquesima giornata di RPL, con i myaso avanti di due reti fino a venti dalla fine (in goal Mcgeady ed Ari, mentre nel CSKA Vagner Love sbaglia un calcio di rigore) ma che si sciolgono come neve al sole sotto gli ultimi e disperati assalti dei padroni di casa: Musa al 73' trova il decimo sigillo in campionato, ben servito da Vagner Love battendo un incolpevole Dikan, poi nel quarto minuto di recupero Dzagoev trasforma un calcio di rigore sacrosanto, concesso dal signor Karasev per un vistoso ed ingenuo placcaggio del ceco Suchy ai danni del solito Vagner Love. Approfitta del parziale passo falso del CSKA lo Zenit, che gioca una sfida sottotono contro un Krasnodar già in vacanza, ma riesce ad avere la meglio sui tori nel terzo di recupero: in goal ci va il portoghese Danny, che porta così lo Zenit a quattro punti dalla vetta (con cinque gare ancora da disputarsi). Rimane invece al centro classifica il club di Muslin, nono a trentacinque punti, una salvezza già abbondantemente acquisita.



Noboa e Willian, due protagonisti di Anzhi-Dinamo
Goal e spettacolo vanno in scena anche a Makhackhala, dove Anzhi e Dinamo si spartiscono il bottino in palio in un pirotecnico 3-3: i daghestani giocano con ritmo e determinazione, merito della presenza del brasiliano Willian che dà maggior vivacità all'attacco di Hiddink, ma a passare per primi sono gli ospiti, con l'ecuadoregno Noboa che sfrutta una dormita della difesa di casa. E' un vantaggio che non dura nemmeno cinque minuti però, perchè l'ex Anderlecht Boussoufa (che in precedenza aveva colpito un incrocio dei pali su calcio di punizione) batte da breve distanza Shunin. Ma le emozioni più forti arrivano nei secondi quarantacinque minuti: prima Boussoufa si fa espellere (secondo giallo arrivato per un ingenuo ed inutile fallo di meno), ma l'Anzhi non sembra sentire l'uomo in meno e si porta sul 3-1 grazie a due dei suoi giocatori più talentuosi, Yuri Zhirkov e Samuel Eto'o, poi la Dinamo si sveglia, accorcia con il quasi desaparecidos Gatagov e trova il pareggio a due minuti dalla fine con il tedesco Kevin Kuraniy. Rimanendo in zona Europa League, sul terreno di Perm non va oltre l'1-1 il Rubin contro un ostico Amkar: i tartari (in cui si vede finalmente il neo-acquisto M'Vila, anche se solo in panchina) passano in vantaggio grazie al sesto goal in campionato del venezuelano Rondon, ma nel finale di gara vengono riacciuffati dal giovane Kanunnikov, che permette ai permiani di continuare la corsa per evitare i playout. Pareggia anche il Kuban, che contro la Lokomotiv non va oltre lo 0-0. Malgrado il risultato, la partita è piuttosto piacevole, con occasioni da ambo le parti, con il Kuban che forse meriterebbe qualcosina in più degli avversari, ma per imprecisione non riesce a bucare il croato Kresic.

Si rilancia il Terek di Stanislav Cherchesov, che nel posticipo del lunedì si sbarazza per 3-0, senza difficoltà, del Rostov: per chiudere la sfida ai ceceni basta un quarto d'ora, tempo necessario per passare in vantaggio col brasiliano Ailton e raddoppiare grazie ad un clamoroso autogoal del ceco Holenda. Nella ripresa c'è gloria anche per il brasiliano Adilson, al primo goal in Russia. Grandissimo spettacolo viene regalato anche dai due match salvezza della giornata. A partire da Mordovia-Volga, dove i padroni di casa si suicidano, sportivamente parlando, a rischiano di dover dire addio alla RPL: in vantaggio fino al 79' grazie ad un colpo di testa di Ruslan Mukhametshin, il club di Saransk capitola nel giro di sette minuti: Sapogov pareggia su rigore - per dire la verità, molto generoso -, Belozerov firma il sorpasso in mischia e Sarkisov chiude la pratica battendo Yurchenko a finalizzazione di un contropiede da manuale. Vince anche il Krylya, che affonda 2-1 un pessimo Alania al Metallurg di Samara: prima Reginal Goreux (seconda rete consecutiva per il terzino haitiano) e poi Benoit Angbwa mettono in discesa la partita per le Ali. Inutile nel finale il goal dell'ungherese Tamas Priskin.

Classifica: CSKA 57, Zenit 53, Anzhi 47, Rubin 41, Spartak 41, Kuban 40, Dinamo 40, Terek 38, Krasnodar 35, Lokomotiv 34, Rostov 25, Amkar 25, Volga NN 24, Krylya Sovetov 23, Alania 16, Mordovia 16

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