Un esempio è l'incontro tra Brest e Rennes, dove gli ospiti ormai confinati in una anonima metà classifica (dopo aver fatto sognare i propri tifosi con una prima parte di stagione eccellente) giocano ed onorano il campionato contro un avversario che aveva bisogno disperatamente di punti salvezza.
Il Brest era chiamato all'ultimo (o quasi) sussulto per lottare per la salvezza fino a fine anno.
Perché vi parliamo di una partita apparentemente anonima?
Perché il protagonista assoluto del match è stato un classe 1993, un tale Abdoulaye Doucourè, uno di quelli che a mio modesto parere faranno veramente bene nei prossimi anni.
Il talento francese di origini maliane fa uno di quei gol che fanno capire quanto talento c'è in lui: parte palla al piede, di forza, di potenza e di talento (anche qualche rimpallo fortunato a dir la verità, ma non sminuisce il gesto) porta in vantaggio i suoi contro la disperata squadra di Corentin Martins.
E' il minuto 28 e il baratro per il Brest è ormai vicino, se non fosse altro per qualche sussulto d'orgoglio con un grande Costil che nega il pari ai locali.
Gol sbagliato, gol subito, punizione di Feret, testa di Montano lasciato da solo che tutto indisturbato batte il portiere di casa.
E' notte fonda per i padroni di casa che restano penultimi ed ormai staccati di 5 punti dalla zona salvezza.
Nessun commento:
Posta un commento