venerdì 12 aprile 2013

SPECIALE - Borussia e Basilea, quando il lavoro rende più del denaro.


(Speciale a cura di Demetrio Marrara)

Il calcio del XXI secolo è stato etichettato come uno sport avido di denaro, in cui hanno la meglio i magnati, gli sceicchi e le squadre con notevole capacità finanziaria. I risultati degli ultimi tre anni, però, ci stanno smentendo. Spagna e Portogallo ci hanno ampiamente dimostrato il contrario. Il Barcellona della cantera che ha stupito tutto il mondo, le altre spagnole come Siviglia prima, e Atletico Madrid poi. Il Porto, esempio lampante di una società organizzata e programmata alla perfezione. Negli ultimi tre anni sono due le squadre che sono emerse a livello nazionale ed internazionale. Quest'anno entrambe semifinaliste di Champions ed Europa League. Stiamo parlando del Basilea e del Borussia Dortmund. Cosa hanno in comune e in cosa si differenziano queste due squadre? Andiamo a scoprirlo insieme

LA TIFOSERIA
La tifoseria del Basilea è una delle più calde d'Europa. Il loro luogo di ritrovo è situato nei pressi del St.Jacob Park, e si chiama Muttenz Kurve. Famosi sono i dissapori e gli scontri della tifoseria svizzera, chiamata Inferno Basel con quelli dello Zurigo e Young Boys.
Il "muro giallo" cosi viene definita la curva del Borussia Dortmund, la più grande al mondo. Nella curva del Borussia ci sono ben 37.000 abbonati che rinnovano di anno in anno il loro abbonamento. Ci sono più di 100 tifoserie organizzate al suo interno, la più importante delle quali è sicuramente quello dei Desperados, fondato nel 2001.


LO STADIO E GLI SPONSOR
Lo stadio del Basilea è il St.Jakob Park è uno stadio definito di lusso. La UEFA lo ha etichettato con addirittura quattro stelle, il massimo riconoscimento per uno stadio di tale capienza. I posti a sedere sono rigorosamente di alto livello. I lavori ebbero inizio nel 1998 finanziati dalla Genossenschaft, ed ultimati nel 2001. Il Saint Jakob Park è attualmente lo stadio più grande di Svizzera, ha una capienza di 38.000 posti. Ha ospitato gli Europei del 2008, ed è di proprietà del Basilea FC. In vista degli Europei, inoltre, erano stati avviati delle opere di ammodernamento.
Il proprietario, o meglio la proprietaria, del Basilea è Gisela Oeri, ed è la moglie del proprietario della causa farmaceutica tedesca "La Roche". Lo sponsor ufficiale della squadra svizzera è Novartis, nota azienda italiana di prodotti sanitari.
Una cattiva gestione societaria portò ad un pesante indebitamento. A causa di tutto ciò, il Westfalenstadion venne venduto, in prossimità dei mondiali tedeschi del 2006, alla società di assicurazioni Signal Iduna
Group. Tale società si occupò dei lavori di ammodernamento e ristrutturazione dell'intero stadio. Da allora la struttura prese il nome di Signal Iduna Park. Lo stadio del Borussia Dortmund ha una capienza di ben 80.000 persone ed è lo stadio più grande di Germania, il 6/o più grande d'Europa. Una caratteristica speciale di questo stadio è quella di avere la tribuna sud, chiamata sudtribune, rigorosamente costruita in cemento e con soli posti in piedi. Una scelta voluta fortemente dalla società tedesca che rinuncia, di fatto, a dei contratti con gli sponsor del valore di 5 mln di euro. Niente seggiolini, niente box di lusso, nella curva sud ci dev'essere solo la muraglia gialla.
Un altro punto in comune con gli svizzeri del Basilea, sono gli sponsor. Il Borussia Dortmund è ufficialmente sponsorizzato dal 2006 dalla Evonik. Nota multinazionale manufatturiera chimica che si occupa della produzione di prodotti plastici e farmaceutici.

IL NUOVO MODO DI INTENDERE IL CALCIO - PARTE I
Entrambe le società vedono nella gestione dei servizi e degli sponsor l'elemento cardine della loro gestione. Una filosofia tifoso-centrica, dove è l'individuo che assiste allo spettacolo ad essere il protagonista. Entrambi gli stadi nascono non solo come strutture logistiche per l'esecuzione delle partite ma anche come veri e propri centri di ritrovo per i tifosi. Sia il Jacob, che il Signal Iduna, offrono un'integrazione avanzata ed innovativa che consiste nell'ampliamento della zona stadio attraverso la creazione di servizi volti a far fronte le necessità del tifoso. In entrambi gli stadi sono presenti ristoranti, bar, luoghi di incontro per le tifoserie. Grandi aree parcheggio che consentono una viabilità ed un'immediatezza nel raggiungere la struttura, senza precedenti. Tutto alla
portata del tifoso. In Germania, al Signal Iduna Park, è addirittura presente una linea ferroviaria specializzata nel trasporto dei tifosi allo stadio che prende il nome di linea u45-u46. Una comodità, un modo di venir incontro allo spettatore.
Un altro punto di questa concezione tifoso-centrica è rappresentata dal costo dei biglietti, veramente bassi soprattutto a Dortmund. Un biglietto costa dagli 11 euro, si avete capito bene, 11 euro!! per arrivare ad un massimo di 190 euro. Un pò più cari in Svizzera a causa della qualità superiore dello stadio, dovuta ad un comfort maggiore per via dei seggiolini, della posizione centrale della struttura in città e del rating assegnato dall'Uefa. Insomma un modo per consentire a tutti, ma proprio tutti, di accedere allo stadio. Con delle agevolazioni per gli abbonati e parecchie campagne di sconti per le classi sociali meno agiate.
La vendita della birra è uno degli snodi principali dell'offerta di servizi proposti da questo tipo di stadi. Una birra ha un prezzo variabile dai 2 euro fino ai 4.20 euro. Voi direte sono cifre irrisorie, ma avete presente quanta birra bevono svizzeri e tedeschi nelle 3 ore che accompagnano il pre, durante e post partita?

IL NUOVO MODO DI INTENDERE IL CALCIO - PARTE II
2.1 Metodi di allenamento
La rinascita di Basilea e Borussia Dortmund è sicuramente da ricercare nel nuovo modo di fare calcio. In
Germania hanno recentemente un nuovo metodo di allenamento, innovativo e tecnologico, chiamato Footbonaut. Il lavoro tattico di tedeschi e svizzeri è sicuramente a livelli eccelsi, ed è molto scrupoloso nonchè minuzioso. La ricerca di nuovi metodi di allenamento, di nuove tattiche, è parte integrante della filosofia di queste squadre.

2.2 Scouting internazionale


Un altro punto cardine è quello, invece, dello scouting. Un gruppo di collaboratori, osservatori, molto preparati in giro per il mondo alla ricerca sempre di nuovi talenti. Il Borussia Dortmund è specializzato in Polonia, dove è riuscito a pescare Piszczek, Blaszczykowski e Lewandowski, tre pilastri dei gialloneri. Scout presenti anche in sudamerica, come testimoniano la scoperta di Felipe Santana e Lucas Barrios, in Paraguay. Una rete di osservatori mondiale che ha permesso di scovare in Giappone, Shinji Kagawa, ex-stella del Borussia venduta con una notevole plusvalenza al Manchester United.
Il Basilea ha nello scouting internazionale forse la sua caratteristica principale, uno staff nettamente più ampio e preparato che ha consentito agli svizzeri notevoli plusvalenze. Collaboratori presenti soprattutto in Africa, continente dal quale sono
arrivati recentemente i vari: Die, dalla Costa d'Avorio, Twembo, dallo Zambia, e il duo egiziano Salah/Elneny. In passato vi fu Yapi Yapo, Cabral, e l'attuale stellina della prima squadra Jacques Zoua, camerunense. Da un paio di anni gli svizzeri hanno iniziato a guardare anche in Asia, più precisamente in Corea. Dalla Corea del Sud è arrivato il terzino Park Joo-ho, mentre dalla Corea del Nord la punta 20enne, Pak Kwang-Ryong. Il Sudamerica è stato, inoltre, setacciato a fondo, dall'Argentina con Gaston Sauro, fino al Cile con l'acquisto di Marcelo Diaz.

2.3 Il Vivaio
Una parola ormai sulla bocca di tutti, da quando il Barcellona di Guardiola ha iniziato a stupire il mondo. La cantera catalana, ma non solo. C'è chi la cantera la curava già da tempo. Il Basilea ha lanciato negli ultimi anni talenti assoluti come Xherdan Shaqiri, attualmente al Bayern, e Granit Xhaka, al Gladbach. Scavando nel passato c'è Rakitic, del Siviglia. Fanno parte della rosa, invece, i fratelli Degen, Fabian Frei e Alexander Frei; Jevtic e Ajeti. Due pilastri della squadra svizzera son venuti fuori sempre dallo stesso vivaio: il capitano del Basilea, Marco Streller nato e cresciuto a Basilea e il portiere Yann Sommer, svezzato dalla squadra satellite del Concordia.
Altrettanto fruttuoso è il lavoro svolto dal settore giovanile del Borussia Dortmund. I gialloneri hanno portato in prima squadra, nel corso degli anni, giocatori del calibro di Nuri Sahin, il terzino sinistro Marcel Schmelzer, la stella Mario Gotze. Fu ceduto erroneamente e poi riacquistato il gioiello Marco Reus, mentre altri giovani talentuosi non fecero più ritorno alla Ruhr. E' il caso di: Oztekin(Trabzonspor), Akgun(Besiktas), Arslan(Amburgo), Bastians(Herta Berlino) e Florian Kringe(St.Pauli). L'idolo indiscusso della tifoseria è sempre un prodotto del vivaio, nato e cresciuto a Dortmund al pari di Marco Streller per il Basilea, ovvero Kevin Grosskreutz.

CONCLUSIONI
Si può fare calcio spendendo poco, ottenendo dei buoni risultati? La risposta è assolutamente si. Entrambe le società hanno i bilanci in attivo, perfettamente allineati con le direttive del Fair Play Finanziario imposto dall'Uefa. Le squadre italiane dovrebbero prender spunto dall'organizzazione societaria di entrambe le squadre. Quando vedremo nel nostro paese società che abbiano come fulcro della loro attività il tifoso ed il calcio inteso come spettacolo? Il calcio non è solo uno sport a perdere, Basilea e Borussia ce lo hanno dimostrato.

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