venerdì 12 aprile 2013

RECAP: Champions League, in semifinale sarà Spagna-Germania


(articolo a cura di Emilio Scibona)
I quarti di finale della Champions League hanno dato il loro responso. Alle semifinali approdano Bayern Monaco, Borussia Dortmund, Barcelona e Real Madrid. Per la primissima volta nella storia della competizione due squadre tedesche approdano dunque in semifinale. Per quanto l'esito di questi quarti sia stato quello più prevedibile sulla carta, non si può dire che non siano stati dei quarti di finale accesi, soprattutto la prima tranche giocata martedi tra Istanbul e Dortmund.

All'Ali Sami Yen il Real Madrid doveva semplicemente amministrare il vantaggio dopo aver archiviato la pratica Galatasaray al Bernabeu. Così è stato, se si esclude il quarto d'ora di puro furore della formazione turca. L'undici di Terim, dopo essere passato in svantaggio con il gol del solito Ronaldo, ha ribaltato prepotentemente il risultato con tre splendidi gol di Ebouè  Sneijder e Drogba. In uno stadio letteralmente infuocato la rimonta impossibile stava diventando più che una semplice "speranziella". Ma alla fine la partita va come deve andare e Ronaldo mette la pietra tombale su un match comunque emozionante. Per il Galatasaray la Champions League si conclude con un'ottimo piazzamento nei quarti di finale e con la sensazione che se all'andata la squadra fosse stata più determinata e convinta dei propri mezzi, per il Real Madrid sarebbe stata ancora più difficile di quanto non lo sia stata in quei quindici minuti. Il quarto d'ora di fuoco e fiamme di Istanbul passa però in secondo piano se comparato alla bolgia del Signal Iduna Park o Westfalenstadion per i nostalgici, dove andava in scena l'apertissima ed emozionante sfida tra Borussia Dortmund e Malaga, una giovane realtà contro una Cenerentola. Si partiva dallo 0-0 di Malaga. La formazione andalusa passa in vantaggio contro ogni pronostico grazie a un bel gol di Joaquin al termine di azione personale. Gol pesantissimo perché al Borussia Dortmund a questo punto serve necessariamente la vittoria. Sospinto da un tifo infernale il Dortmund pareggia con Lewandowski che scarta il portiere e deposita a porta vuota dopo esser stato servito magistralmente da un tacco di Reus. Gol stupendo, ma non basta. Nella ripresa il Dortmund continua ad attaccare ma gli Andalusi respingono anche grazie a Caballero gli assalti dei gialloneri, e riescono a trovare il gol con Eliseu, che a porta sguarnita su un tiro-cross di Baptista segna il gol del 2-1 . Al momento del passaggio Eliseu era davanti la linea del pallone e quindi in fuorigioco. Un gol che avrebbe ammazzato chiunque, ma non il Dortmund, che trascinato da un pubblico mai domo e sempre in piedi, trova due fortunosi gol in mischia con Reus e Santana su palla inattiva. Il gol di Santana, decisivo per la qualificazione era in netto fuorigioco, come il gol di Eliseu. Il Malaga recrimina e protesta, ma il campo, assieme ad un equipe arbitrale inadatta all'alto livello sancisce la fine della favola della formazione andalusa, a cui le sorti non arridono da quando lo sceicco si è chiamato fuori. Sarebbe stata una favola bellissima, in campo c'era gente che giocava fino a qualche tempo prima in serie inferiori come Caballero e Antunes, che qualcheduno ricorderà per essere passato senza alcuna gloria a Roma, sponda giallorossa, Sergio Sanchez, che tecnicamente era fino a poco tempo fa un cardiopatico, e tanti altri giocatori al passo d'addio sul viale del tramonto che avrebbero meritato questa gioia. Ma le favole nel calcio non sempre esistono e per la banda Pellegrini, a cui anche stavolta le sorti non hanno arriso, l'avventura finisce qui e chissà per quanto tempo gli andalusi non avranno più quest'opportunità. Opportunità che per quest'anno non avrà nemmeno la Juventus, che chiamata ad una rimonta difficile, non è riuscita nell'impresa perdendo in casa con lo stesso risultato dell'andata. Mandzukic e vecchia volpe Pizarro(11 gol in 22 partite con pochi minuti giocati, chapeau) distruggono i sogni di una Juventus, che conclude il suo cammino europeo con la soddisfazione di essere arrivati fino ai quarti ma con la consapevolezza che a un certo livello serva qualcosa in più dal punto di vista tecnico. Il Bayern si è rivelato troppo superiore e dopo aver ammazzato la Bundesliga si prepara alle semifinali in cerca del riscatto dopo la cocente delusione della finale persa in casa, con la consapevolezza di avere tutti i mezzi per arrivare fino in fondo e, apparentemente, una maggiore solidità. Il recap si conclude con Barcelona-PSG. La partita del Nou Camp vedeva il Barcelona come ovvio favorito anche in virtù del 2-2 dell'andata. I catalani privi di Puyol e Messi schierano in emergenza Adriano come difensore centrale e Fabregas come "Falso nueve". Senza "La Pulga" la manovra offensiva è sterile e il PSG attacca, con un Lucas in grande spolvero e una squadra che gira bene e che a inizio ripresa trova il gol con Pastore, che batte Valdes di sinistro splendidamente servito da Ibra. Con questo gol il Barcelona sarebbe a casa e allora Vilanova si gioca la carta Messi e Messi la partita la cambia per il solo fatto di essere Messi. E' lui che da il via all'azione che porta al gol Pedrito e che regala il gol-qualificazione. Dopo il gol solo tiki-taka a cui il PSG non è in grado di rispondere anche a causa della stanchezza dopo una partita che la squadra di Ancelotti ha giocato alla grande. Per Ibrahimovic il sogno Champions è rimandato un'altra volta, ma il PSG esce assolutamente a testa alta, dopo essersela giocata ad armi pari contro una delle squadre più forti del mondo se non la più forte. Il campo ha dunque dato il suo responso: in semifinale sarà Spagna-Germania. Il sorteggio sarà venerdì, a prescindere dagli accoppiamenti queste saranno le semifinali dal tasso tecnico più alto da un po' di anni a questa parte. La strada per Wembley sta per finire, non resta che godersi lo spettacolo.

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