martedì 9 aprile 2013

RUSSIAN PREMIER LEAGUE: Cska senza freni, l'Anzhi non sa più vincere. Lokomotiv, dove sei?

Una scenda di Amkar - Dinamo
Qualcuno fermi il CSKA! Non conoscono avversario i moscoviti di Slutskiy, che contro il Volga Nizhny Novgorod inanellano l'ennesimo risultato utile consecutivo, una vittoria di vitale importanza in ottica titolo. Ad illuminare la manovra dei soldati sono i trequartisti che, alle spalle, di Doumbia, mandano in tilt la retroguardia ospite. Il vantaggio arriva al 30' sugli sviluppi di un calcio piazzato: a segnarlo Dzagoev, bravo a trovare il tap-in vincente da pochi passi. Nemmeno cinque minuti dopo a raddoppiare è Vagner Love (espulso nel finale per un intervento folle), vero valore aggiunto dei rossoblu da gennaio dopo il suo ritorno dal Flamengo.

Prova a continuare l'inseguimento lo Zenit spallettiano, che al Petrovskiy batte, tra le polemiche, il Krylya Sovetov. A decidere l'incontro è infatti una rete di Hulk, freddo a trasformare un rigore inesistente concesso dal direttore di gara: abbastanza evidente è infatti il goffo tuffo del brasiliano. Inutile nella ripresa la reazione delle Ali, che sfiorano si il pareggio con Maksimov (conclusione che impatta sulla traversa) ma anche di affondare (legno colpito anche da Shirokov per i piteriani). Ad abbandonare definitivamente la corsa al titolo - e forse anche al secondo posto che vorrebbe dire preliminari di Champions League - è l'Anzhi di Guus Hiddink, capace di totalizzare appena due punti su dodici disponibili in questo 2013: inutile è, infatti, il pareggio casalingo a reti bianche contro l'Alania ultimo in classifica. Gli osseti resistono senza soffrire tuttavia eccessivamente, colpa dei daghestani che, pur con le tante stelle in campo, risultano una squadra ancora abulica, priva di idee e di gioco.

Il goal dello slovacco Jan Durica
Terminano a reti bianche anche gli incontri tra Kuban e Rubin, vero big match della domenica tra una delle squadre che gioca il miglior calcio di tutta la Russian Premier League e quella che presenta una delle migliori fasi difensive d'Europa, e quello tra Mordovia e Krasnodar, partita piuttosto noiosa e sonnolenta, che regala un punto ai padroni di casa importantissimo in ottica salvezza (ora il Krylya quattordicesimo è solo a +1), ma anche al Krasnodar per rimanere a sognare l'Europa. Non va oltre l'1-1 la Dinamo a Perm, campo come sempre molto ostico per chiunque: rossoneri in vantaggio grazie ad un rigore trasformato dal bulgaro Peev (quinto sigillo in campionato), risposta dei poliziotti con l'ecuadoregno Noboa, che sfrutta un clamoroso errore di Gerus e regala il definitivo 1-1 ai suoi. E' un rigore decisivo invece quello di Rostov, con i padroni di casa che si sbarazzano per il terzo anno consecutivo in casa del più quotato Spartak Mosca: Rafael Carioca abbatte ingenuamente Kalachev, il serbo Lazovic (tifosissimo dello Zenit da cui è in prestito) trasforma il tiro dagli undici metri trovando il primo goal con i selmashi. Finisce, infine, 1-1 anche Lokomotiv-Terek Grozny. Succede tutto nei primi cinque minuti: Durica porta avanti i ferrovieri con un colpo di testa, Mauricio replice con un diagonale da fuori area. Ne esce un punto che serve a poco ad entrambe.



Classifica: CSKA 55, Zenit 47, Anzhi 43, Rubin 39, Kuban 38, Dinamo 38, Spartak 37, Krasnodar 35, Terek 34, Lokomotiv 33, Rostov 24, Amkar 24, Volga NN 21, Krylya Sovetov 17, Mordovia 16, Alania 13

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