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Cornelius passa al Cardiff per 8,7 mln di euro |
(articolo a cura di
Matteo Mongelli) - Se scorriamo la mitologia nordica, non possiamo non incappare in folletti e giganti, magici i primi, enormi i secondi, capaci di far paura a chiunque gli si pari contro. Esseri fatati e mostruosi, parte del folklore e dell'immaginario collettivo, cui nessuno crede più, se non i bambini a cui si raccontano come favola prima di andare a dormire. Ne avrà sentite tante, di storielle, anche
Andreas Cornelius, vent'anni, divenuto grande (raggiunge i 193 cm) e protagonista, in positivo, della propria favola, quella che lo ha visto protagonista nella prima stagione da professionista, in prima squadra, con il Fc Kobenhavn, capace di segnare diciotto reti, di laurearsi capocannoniere della Superligaen, di far stare le
tigri (del Nordsjaelland) lontane dalla capitale e poi di andarsene in Galles, al Cardiff, dove di giganti ne hanno bisogno per tentare la scalata in Premier League.
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Helenius ha giocato 102 gare ufficiali con l'Aalborg |
Sorte simile è spettata a
Nicklas Helenius, due anni più vecchio del compagno, due reti in meno segnate, ma tre centimetri più alto e con un destino simile che sta per realizzarsi, l'approdo in Inghilterra, all'Aston Villa, dove dopo una stagione travagliata hanno necessità di tornare in alto: con lui, almeno fisicamente, ce l'hanno fatta, ora, il prossimo passo, e puntare a farlo metaforicamente, in classifica. Potrebbe rimanere in Danimarca, invece,
Simon Makienok Christoffersen, altro gigante diventato, almeno per il Brondby, il salvatore della patria, capace di tenere a galla con 15 reti i gialloblu da una retrocessione che avrebbe avuto dell'incredibile. Due metri ed un centimetro di altezza, fisico più da cestista che da calciatore, se lo vedete in giro non spaventatevi, a meno che non siate un difensore di una qualche squadra avversaria: in tal caso, preparatevi a fare a sportellate con lui.
Abbiate timore anche di
Marvin Pourie, più cigno in una squadra di brutti anatroccoli (inevitabilmente retrocessi) che gigante, o di
Ronnie Schwartz, capace di trascinare il Randers in Europa League, o di
Aron Johannsson, che la Danimarca l'ha lasciata a gennaio per approdare in Olanda, non prima di segnare 14 reti, tante quante i suoi due colleghi. E che dire di
Lasse Vibe (13 goal, volato al Goteborg) o di
Nicolai Jorgensen (11), bestione di un metro e novanta rinato a Copenhagen dopo l'infelice avventura in terra tedesca?
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John ha esordito in Champions con la maglia del FCN |
Giganti implacabili, capaci di imprese titaniche grazie alla loro forza, a cui, ovviamente, non possono non contrapporsi i folletti, piccoli esserini cui va in soccorso la magia. Come quella che, la domenica, mettono in campo
Cesar Santin (174 cm) o
Joshua John (175 cm), l'uno del Fc Kobenhavn, l'altro del Fc Nordsjaelland - ma tornato al Twente per fine prestito - che segnano (11 e 10 goal), ma soprattutto incantano con giocate nello stretto da far impazzire gli avversari, proprio come un incantesimo in una favola. Quella che tutti loro, chi in un modo chi in un altro, hanno realizzato.
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