lunedì 17 giugno 2013

CONFEDERATIONS CUP - Tahiti, il calcio dell'altro mondo.




(Articolo a cura di Demetrio Marrara)
Tahiti o Haiti, per il tifoso medio è facile confondere le due compagini calcistiche. Due nazioni distanti anni luce, dai Caraibi alla Polinesia. 138 posizione nel Ranking Fifa, un abisso tra loro e le altre selezioni della competizione. Solo il Turkmenistan, il Sudan e il Vietnam peggio di loro.


Una cenerentola per questa competizione grazie alla concessione gentilmente offerta dall'Australia che ha deciso di aggregarsi alla Federazione Asiatica.
La Nuova Zelanda, reale candidata a vincere facilmente, viene battuta dalla Nuova Caledonia che perde affrontando Tahiti. Un flop per i neozelandesi, una gioia immensa per i tahitiani.


La storia di Tahiti è da strappa lacrime e va al di là del semplice sport. Contadini, camionisti, professori e ben 9 ragazzi disoccupati fanno parte della selezione. L'allenatore Eddy Etaeta, però, si dimostra orgoglioso dei suoi ragazzi. Un solo giocatore vero, professionista, che milita in Grecia tra le fila del Panthrakikos, ovvero l'attaccante 33enne Marama Vahirua.

La speranza di Tahiti poggia sulle spalle larghe di cinque ragazzini. I quattro fratelli Tehau: Lorenzo, Jonathan e Alvin, centrocampisti, e l'attaccante Teaonui. Tutti vanno dai 25 anni di Jonathan ai 20 di Teaonui. Il quinto è forse il giocatore più rappresentativo e talentuoso del Tahiti: Steevy Chong Hue, nato il 26 Gennaio del 1990. Ha avuto l'opportunità, a differenza degli altri, di poter giocare in Europa, più precisamente in Belgio nel Bleid. E' il capocannoniere, nonchè stella e uomo simbolo del Tahiti. Storico è il suo gol in finale contro la Nuova Caledonia, 11 reti messe a segno in 21 presenze.

Ce la faranno questi ragazzi ad ottenere almeno un punto ed a fare bella figura? Noi speriamo di sì. Una storia così non si vede tutti i giorni. Il tecnico lo sa, per lui non conta vincere ma trovare un lavoro a quei 9 ragazzi disoccupati. In fondo, ognuno di noi questa sera si sentirà inconsciamente e inconsapevolmente di tifare Tahiti.

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