(Articolo a cura di Demetrio Marrara)
Infranti proprio sul più bello i sogni di gloria della Norvegia. Rodrigo, Isco e Morata spediscono gli scandinavi alla finale per il terzo e quarto posto.
Tor Ole Skullerud compie delle scelte che lasciano basiti gli addetti ai lavori, compresi noi. In panchina ci vanno, stranamente, i giocatori di maggior talento. Singh, Rogne, Kastrati, Berisha, Nordtveit, Konradsen, tutti a scaldare la panchina. Il tecnico si affida ad un 4-3-3 che sa più di 4-5-1, con Pedersen, King e Johansen schiacciati sulla metà campo a rincorrere gli avversari.
Julen Lopetegui, invece, non snatura la propria creatura. Malgrado il modulo possa sembrare un 4-3-3, visto in campo tutti i numeri vanno a farsi benedire.
Gli spagnoli partono subito alla grande e ci vuole un super Nyland a negare la gioia del gol alle furie rosse. Miracoloso in più occasioni sulle conclusioni di Koke, di Isco e Rodrigo. Una grande uscita su Tello scongiura il gol.
Sul finire del primo tempo, nel minuto di recupero, la Spagna passa in vantaggio grazie a Rodrigo lesto ad approfittarne di un rimpallo dentro l'area piccola. I giocatori norvegesi chiamano il fuorigioco inutilmente.
Nel secondo tempo Skullerud fa entrare Nielsen, Berisha e Nordtveit. Dall'altra parte gli ingressi di Muniain e Alvaro Morata sono decisivi. Proprio nel miglior momento degli scandinavi, in seguito ad una grande occasione avuta da Strandberg di pareggiare, arriva il gol di Isco. Finta, i difensori centrali vanno al bar e portiere trafitto con una puntata di piede destro. Nel secondo dei tre minuti di recupero finali, arriva anche la quarta rete in quattro partite del gioiello del Real Madrid, Alvaro Morata. Fuga in velocità, al secondo tentativo insacca a porta vuota. Spagnolo sempre più capocannoniere della competizione, un mistero che sia sempre lasciato in panchina in favore di Rodrigo. La Norvegia saluta la finale, andrà a giocarsi quella per il terzo posto, in attesa del verdetto di stasera.
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