giovedì 7 marzo 2013

LA STORIA E IL CALCIO Ryan Giggs: una storia che dura da mille partite


Ci sono giocatori che uno non può non amare, son quei giocatori che ti fanno sollevare dalla sedia o dal divano per fargli un applauso fragoroso anche se giocano a chilometri di distanza. Poi ci sono giocatori "attempati", quelli che giocano da una vita con un rendimento costante, che giocano da talmente tanto tempo da poter dire che con loro ci sei cresciuto, ci sei diventato grande. E poi c’è Ryan Joseph Wilson. Il nome potrebbe non dire tanto. E’ un giocatore inglese, nato a Cardiff il 29 novembre 1973, che giocò la sua prima partita da professionista il 2 marzo del 1991 in un Manchester United-Everton di Premier League che vide i Toffees vincere per 0-2. Non il primo e non l’ultimo giovane inglese a debuttare per una grande squadra ancora minorenne. Nessuno avrebbe potuto immaginare all'epoca quella che sarebbe stata un’epopea fatta di tante partite, tante giocate, tante vittorie e mille partite. Una carriera incredibile per un giocatore incredibile di nome Ryan Giggs.
Appunto Ryan Giggs. Perché al compimento della maggiore età Ryan Wilson decide di troncare i rapporti co n suo padre, Danny Wilson, ex giocatore di Rugby nato da padre sierraleonese, e di prendere il cognome della madre, appunto Giggs, e di scegliere come nazionalità d'elezione quella gallese. All'epoca il Manchester United era già allenato dal futuro Sir, Alex Ferguson, che proprio in quel periodo gettava le basi per quella che poi sarebbe diventata una delle squadre più forti, vincenti, e temute a cavallo tra il XX e il XXI secolo. Ryan Giggs è stato ed è ancora oggi uno dei pilastri del Manchester United, anzi, si può tranquillamente azzardare, è il Manchester United. Il suo ruolo d'elezione è quello di left winger, ovvero ala sinistra, una delle più complete degli ultimi tempi, anche se in più occasioni nella sua carriera ha giocato a destra(come nella mitica finale di Champions League del 1998/1999 contro il Bayern al Nou Camp). Giocatore che negli anni del massimo rendimento fisico coniugava una buona velocità di base a una tecnica di livello eccellente per lo standard del ruolo, aggiungendo a questo delle doti di playmaking più congeniali ad un trequartista o a un regista, ruolo che con l'avanzare degli anni e dell'età è andato a ricoprire con rendimento costante. E' inoltre specialista nei calci piazzati e un realizzatore più che buono per lo standard del ruolo. L'impatto che Giggs ha avuto con il Manchester United è stato immediato, già nella sua seconda stagione da professionista ha superato le trenta presenze stagionali in Premier League, mentre nell'anno del primo titolo di Premier League conquistato nell'era Ferguson la stagione successiva il gallese è stato uno dei mattatori, giocando quaranta partite e realizzando 9 gol, secondo marcatore della squadra assieme a Eric Cantona e Brian McClair, dietro il solo Mark Hughes, che ne segnò 15. Fu l'inizio di una grande storia che ha visto l'ala gallese vincere la bellezza di 12 Premier League, 4 FA Cup, 4 Coppe di lega, 9 Community Shield, 2 Coppe dei Campioni, una Coppa Intercontinentale, un Mondiale per Club, a cui si aggiungono una Coppa delle Coppe e una Supercoppa Uefa, quando però il suo ruolo si limitava a innesto proveniente dalle giovanili. Meno fortunata la sua esperienza nelle competizioni tra selezioni nazionali. Nella selezione Gallese Giggs ha giocato per 16 anni dal 1991 al 2007 per un totale di 64 partite e 12 reti. Non è mai riuscito a raggiungere la qualificazione ad una competizione internazionale, ci è andato vicino una sola volta, quando il Galles arrivò agli spareggi per Euro 2004, venendo sconfitto di misura dalla Russia. Se lo ricorda bene l'Italia, che proprio dal Galles fu sconfitta nella gara di andata della fase a gironi giocata a Cardiff e vinta dai gallesi per 2-1. Non si può comunque fargliene una colpa visto che la selezione gallese non è storicamente una nazionale densa di talento. Giggs ha militato, oltre che nella nazionale gallese, nella selezione olimpica del Regno Unito che la scorsa estate ha giocato le Olimpiadi. Stuart Pearce lo ha convocato come fuori quota assieme a un altro gallese, Bellamy e all'inglese Micah Richards. Capitano della selezione dello "Union Jack", anche stavolta Giggs non ha avuto particolare fortuna. Il Regno Unito è infatti uscito ai quarti di finale contro la Corea del Sud, perdendo dunque la possibilità di conquistare una qualsiasi medaglia. Non è mai riuscito a vincere il Pallone d'oro, a dire la verità non ci è andato mai nemmeno vicino, ma nel 2011 ha ottenuto il "Golden Foot"; ovvero il riconoscimento che si assegna a Montecarlo ai giocatori che hanno superato i 29 anni, e il calco dei suoi piedi è impresso nella "Champions Promenade". Una sola macchia nella sua carriera, ovvero una storia di sesso extraconiugale con la cognata che nel Regno Unito ha avuto risalto, ma che importa, è gossip, non ha niente a che vedere con il calcio giocato, a cui Ryan Giggs ha dato davvero tanto. Nel Manchester United son passati grandissimi campioni negli ultimi anni, Cantona, Beckham, Van Nistelrooy, Ronaldo, tanto per citarne alcuni, e si sono alternati leader carismatici come Bryan Robson, Roy Keane, lo stesso Cantona, Gary Nevile, l'altro "evergreen" Paul Scholes tanto per citarne alcuni. In questi anni fatti di questo continuo alternarsi, di grandi vittorie, e anche di grandi sconfitte la certezza per il Manchester United ha avuto un nome e un cognome: Ryan Giggs. Giocatore straordinario che ha fatto la storia del suo club divenendo recordman di presenze con 932 partite giocate, segnando 169 gol, facendo un numero abnorme di assist e di giocate regalate alla platea. L'altro ieri Giggs ha giocato la sua millesima partita in carriera, nella serata amara dell'"Old Trafford" in cui lo United è stato sconfitto dal Real Madrid e dall'arbitro Cakir, ma il risultato conta poco, se comparato con il traguardo raggiunto. Giggs ha rinnovato il contratto per un'altro anno e a quarant'anni compiuti affronterà il logorio di un'altra stagione. Sir Alex Ferguson lo ha saputo centellinare come si fa con il buon vino, e questa gestione, assieme allo yoga, di cui Giggs è fervente praticante, potranno essere utili per continuare a scrivere questa storia. Una storia che dura da mille partite.

Numeri e Palmarès

Manchester United

652 presenze e 114 gol in Premier League

73 presenze e 12 gol in FA Cup

39 presenze e 12 reti in Coppa di Lega

150 presenze e 29 gol in Europa

14 presenze e un 1 gol nel Community Shield

2 presenze in Super Coppa Europea

2 presenze tra Intercontinentale e Mondiale per club

Totale Manchester United 932 presenze e 169 goal

Nazionale gallese

64 presenze  e 12 reti

Selezione del Regno Unito

4 presenze  e 1 rete

Palmarès

12 Premier League
4 FA Cup
4 Coppe di lega
9 Community Shield
2 Coppe dei Campioni
1 Coppa Intercontinentale
1 Mondiale per Club,
1 Coppa delle Coppe
1 Supercoppa Europea
Golden Foot 2011
Miglior giocatore della Premier League per la PFA 2009


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