martedì 5 marzo 2013

RUSSIA - Riparte il campionato, un occhio al mercato invernale

Nella foto: Willian (Anzhi)


Il freddo polare è ormai (quasi) superato, e finalmente in Russia si torna in campo dopo tre mesi di pausa inevitabili per un paese dove, a causa delle rigidissime temperature, è praticamente impossibile giocare al pallone. Mercoledì 27 febbraio si è concluso il calciomercato di riparazione, che è durato quasi un mese in più rispetto al resto d'Europa e nel quale sono state effettuate importantissime operazioni. L'ascesa del calcio russo è ormai costante, consolidata e guidata da una stuola di manager che hanno un obiettivo solo: riportare il calcio oltre confine ai livelli di quello della ex Unione Sovietica. Impossibile? Forse, ma quando il patron dell'Anzhi, Kerimov, ha staccato un assegno di circa 35 milioni di euro sonanti diretto allo Shakthar Donetsk per assicurarsi le prestazioni del fromboliere brasiliano Willian si è capito che da quelle parti non si scherza.


Le cifre parlano chiaro e ci aprono gli occhi su quello che è e che diventerà il movimento calcistico russo. Sommando le cifre del calciomercato estivo a quelle di questa sessione invernale, l'ammontare delle operazioni ci restituisce un passivo di circa 255.870.000 euro. Un'enormità, ottenuta sottraendo dalle entrate (84.110.000 euro) i 339.980.000 euro spesi dalle sedici partecipanti alla Russian Premier League. E mentre nel resto d'Europa il mercato invernale serve a puntellare le proprie rose, in Russia - grazie ad offerte da capogiro come quella dell'Anzhi per Willian - ci si può assicurare dei veri e propri top players.

Willian, dicevamo. Il trequartista brasiliano era una colonna dello Shakthar di Donetsk di Mircea Lucescu e sulle sue tracce, oltre ai rumours che lo vedevano accostato al Napoli, c'era il fortissimo interesse del Chelsea. I Blues avevano tentato l'abboccamento per una trattativa già in estate, dovendosi però ritirare davanti ai 30 milioni richiesti dalla società ucraina dato il veto di Lucescu sull'operazione. Dopo un buon primo semestre si pensava che ormai Willian avrebbe terminato la stagione con i "minatori", ma un blitz di mercato ha sparigliato le carte: Kerimov firma un assegno da 35 milioni e lo Shakthar si scioglie,  prende atto del fatto che è un'offerta alla quale non si può rinunciare e vira su Taison, altro folletto brasiliano prelevato dai cugini del Metalist.
Con gli innesti del difensore centrale Emir Spahic, prelevato dal Siviglia per mezzo milione, e dell'esterno di difesa Eshchenko, arrivato dalla Lokomotiv, il club di Makhachkala si issa sul gradino più altro del podio per quanto riguarda il mercato invernale.

Le altre grandi non sono state però a guardare. Capolista in campionato prima della pausa, il CSKA ha operato in maniera oculata togliendosi lo sfizio dell'ennesimo ritorno di Vagner Love (6 milioni dai brasiliani del Flamengo) puntellando così una squadra già ampiamente competitiva. Un paio di operazioni importanti le ha messe a segno anche lo Zenit firmando il difensore centrale portoghese - ex Siena - Neto e prelevando uno dei maggiori talenti serbi attualmente in circolazione, il terzino sinistro classe 1991 Milan Rodic.
Da San Pietroburgo voliamo a Mosca, dove lo Spartak perde il suo bomber Welliton passato al Gremio in prestito e si rinforza in difesa con Salvatore Bocchetti, in uscita dal Rubin Kazan, oltre ad una serie di operazioni tra le quali spicca l'ingaggio del mediano serbo Vukojevic (dalla Dinamo Kiev), della punta ghanese Majeed Waris (dagli svedesi dell'Hacken) e del talentuoso Yuri Movsysian, punta del Krasnodar.

La Dinamo e la Lokomotiv invece hanno condotto un mercato più economico, operando solo su giocatori minori come lo svincolato Vitali Denisov, centrocampista che ha risolto il suo contratto con gli ucraini del Dnipro per firmare con i Ferrovieri. Uno dei colpacci potrebbe invece averlo messo a segno il Rubin Kazan, che ha sì perso Carlos Eduardo (tornato in Brasile per accordarsi con il Flamengo) e Bocchetti, ma con un'offerta pari a 12 milioni di euro si è assicurato Yann M'vila, centrocampista ex Rennes nel giro della Nazionale francese nei (rari) momenti in cui la testa non gli fa difetto. Centrocampista abile in entrambe le fasi, M'vila paga un carattere difficile figlio della sua crescita senza genitori in ambienti disagiati; se decide di inquadrarsi può diventare il leader di questo Rubin, chiamato ad un girone di ritorno decisamente difficile.

Attenzione però al Kuban, la vera sorpresa della prima fase del campionato dove ha meravigliato per il gioco propositivo e sparagnino molto difficile da arginare. Con sei milioni di euro i "gialli" sistemano la difesa con il brasiliano Xandao dello Sporting Lisbona (e in orbita Lazio) e Ayodele Adeleye, gigante nigeriano classe 1988 prelevato dal Tavriya per poi piazzare in chiusura il colpo Kaborè, mediano burkinabè salito alla ribalta con la maglia del Marsiglia ed un paio di Coppe d'Africa giocate magistralmente. 
Il tutto fare di centrocampo Mauricio Pereyra, uruguagio di Montevideo e colonna degli argentini del Lanus, è invece il "colpo da novanta" dell'altro club di Krasnodar, l'FK, che porta in Russia anche l'interessante Wanderson, attaccante brasiliano (ri)pescato nel GAIS in Svezia dove ha giocato in prestito per una stagione.

Altre operazioni degne di menzione: l'attaccante Maksim Kanunnikov (classe 1991) lascia lo Zenit e per un milione di euro si trasferisce a Perm per accasarsi all'Amkar; l'FK Rostov firma il serbo Danko Lazovic, ex dello Zenit e attualmente svincolato; il Krylia Sovetov ingaggia il laterale destro camerunense Benoit Angbwa dal Rostov, Ilia Maksimov dal Volga e Stanislav Dragun dalla Dinamo Minsk. Tris di innesti molto intriganti per il Terek Grozny: il mediano Facundo Piriz lascia il Nacional per sbarcare in Cecenia dove trova la punta Brasiliana Kanu (dall'Anderlecht) e il centrale Juhani Ojala, finlandese in forza allo Young Boys. 
L'olandese Romeo Castelen firma un contratto "a gettone" con il Volga, e lo stesso fa lo svincolato Royston Drenthe con l'Alania Vladikavkaz, che in entrata si accorda anche con il brasiliano Renan del BATE, il talentuoso georgiano Chanturia (dal Vitesse), il peruviano Rodolfo Zelaya, il centrocampista Gabulov e Vranjes, costato un milione e mezzo dall'FK Krasnodar. Nulla da segnalare dalle parti di Saransk, dove il Mordoviya ha smosso poco.

LA TOP 10 DELLE OPERAZIONI

1) WILLIAN - da Shakthar D. a ANZHI
2) Charles KABORE' - da OM a KUBAN KRASNODAR
3) Yann M'VILA - da Rennes a RUBIN KAZAN
4) VAGNER LOVE - da Flamengo a CSKA MOSCA
5) Salvatore BOCCHETTI - da Rubin Kazan a SPARTAK MOSCA
6) Facundo PIRIZ - da Nacional Montevideo a TEREK GROZNY
7) Mauricio PEREYRA - da Lanus a FK KRASNODAR
8) XANDAO - da Sporting Lisbona a KUBAN KRASNODAR
9) NETO - da Siena a ZENIT SAN PIETROBURGO
10) RENAN Bressan - da Bate Borisov a ALANIA VLADIKAVKAZ

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