domenica 17 marzo 2013

PREMIER LEAGUE - City ormai la Premier è un miraggio.

I giocatori del City delusi dopo la sconfitta con l'Everton

(articolo a cura di Demetrio Marrara)
All'ora di pranzo di ieri si è giocato il big match tra Everton e Manchester City. I Citizens escono sconfitti dal Goodison Park per 2 reti a 0. A decidere la partita sono i gol di Osman e Jelavic, quest'ultimo a tempo scaduto. Moyes schiera i Toffies con un 4231 molto offensivo, con Fellaini, Mirallas e Pienaar alle spalle dell'unica punta Anichebe. Mancini opta per un 433 che all'occorrenza si tramuta in 4312, con Silva a svariare su tutta la trequarti alle spalle di Tevez e Dzeko. La partita inizia con l'Everton che assedia il City. Al 9' minuto Baines mette in serie due cross pericolosi con Hart che smanaccia liberando l'area. Al 12' viene annullato, giustamente, un gol a Mirallas per fuorigioco. Alla mezz'ora Coleman ubriaca di finte Kolarov e la scarica centralmente per il capitano Osman che con un esterno sinistro perfetto, di prima intenzione, firma un gol da antologia. All'ora di gioco viene espulso Pienaar per doppia ammonizione, dopo un entrata con piede a martello su Javi Garcia. All'66' serve un super Mucha per dire di no a Silva e Milner. Passano 10 minuti e Distin va vicinissimo al gol di testa. Passano pochi minuti ed è ancora Mucha a ostacolare il City con un'uscita poderosa su Zabaleta che salva il vantaggio. L'espulsione ha notevolmente cambiato la partita ed è il City a farla. A 5 minuti dalla fine viene data una punizione dal limite per fallo di Fellaini che con la mano impedisce il tiro a Tevez. Al 3° minuto di recupero, però, arriva la beffa per i Citizens. Gli sky-blues, all'arrembaggio in avanti, si fanno cogliere in contropiede da Fellaini che serve Jelavic, rientra sul sinistro e trafigge Hart con un tiro imprendibile sotto l'incrocio dei pali. Addio sogni di gloria per il City.

TABELLINO
Formazioni
Everton (4-2-3-1)
Mucha; Coleman, Distin, Heitinga, Baines; Gibson, Osman; Fellaini, Mirallas(Naismith), Pienaar; Anichebe(Jelavic);
Manchester City (4-3-3)
Hart; Zabaleta, K.Tourè(Sinclair), Nastasic, Kolarov; Barry(Clichy), Milner(Nasri), J.Garcia; Silva, Dzeko, Tevez

Marcatori: 12' Osman, 93 Jelavic (Everton)



SWANSEA - ARSENAL 0-2 (75' Monreal, 91' Gervinho)
Alle 16 si è giocato un altro match importantissimo per quanto riguarda la zona europea. L'Arsenal di Arsene Wenger, uscito a testa alta vincendo contro il Bayern, va in Galles per affrontare il temibile Swansea. Michel Laudrup se la vuole giocare a viso aperto schierando De Guzman mezzala, Dyer e Pablo Hernandez ai lati del bomber Michu. Wenger conferma la formazione, 4-2-3-1, che ha battuto il Bayern sostituendo esclusivamente Rosicky, per Oxlade, e Vermaelen con Monreal, che in Cl non può giocare. La partita, equilibrata per lunghi tratti, si decide nell'ultimo quarto d'ora con le reti del terzino spagnolo Monreal e il colpo del KO, firmato da Gervinho a tempo scaduto. L'Arsenal continua la sua rincorsa alla Champions mettendo pressione a Chelsea e Tottenham, ma si deve guardare alle spalle dall'Everton. Lo Swansea dice definitivamente addio ai sogni europei, ottenendo, comunque, una salvezza largamente anticipata e meritata.


MANCHESTER UNITED - READING 1-0 (21' Rooney)
Il posticipo del sabato è la sfida che vede lo United ospitare il Reading. McDermott schiera i biancoblu con un accorto e difensivo 451, per cercare di ottenere almeno un punticino per smuovere la classifica del Reading fanalino di coda insieme al QPR. Ferguson, invece, sceglie di schierare i Red Devils con un 442 molto offensivo. Turnover dei terzini con Buttner, a sinistra, e Smalling a destra che partono titolari. Giggs accompagnato da Anderson a fare da frangiflutti in mezzo al campo, sugli esterni ci sono Young e Welbeck. In avanti la coppia devastante Van Persie-Rooney. E' proprio quest'ultimo a sbloccare il match al 21' dopo una discesa paurosa, palla al piede, del veterano Rio Ferdinand. Decisiva, sul gol, la deviazione di Pearce con il tiro che diventa un pallonetto imprendibile per Taylor. La partita si conclude 1-0 e lo United vede il titolo di campione vicinissimo, allungando a +15 sui cugini, rivali, del City a 9 giornate dal termine.







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