martedì 12 marzo 2013

Giovani Talenti: Yura Movsisyan


Nome: Yura
Cognome: Movsisyan
Luogo di Nascita: Baku, Azerbaijan
Data di Nascita: 2 agosto 1987
Ruolo: Prima Punta
Premi: Krasnodar Player of the Year 2012

Nasce in Azerbaigian, cresce calcisticamente negli Stati Uniti, ma gioca per la nazionale armena. Sembra una barzelletta, è il curioso caso di Yura Movsisyan (e non di Benjamin Button, cari cinefili ...). Il piccolo Yura è un giramondo, sin da quando lascia a pochi anni la natia Baku con i genitori (originari dell'Armenia) per trasferirsi a Los Angeles, USA, in un'area largamente popolata da immigrati armeni. Frequenta la Pasadena High School, e contrariamente agli americani doc fa una scelta controcorrente, scegliendo il soccer al football. Una scelta bizzarra si rivela all'improvviso azzeccata quando nel 2006 viene notato da alcuni osservatori della MLS. Nel superdraft di inizio anno viene scelto dal Kansas City Wizards, che gli offrono un contratto e la possibilità di giocare in campionato. La stagione non è fortunata: nonostante l'esordio in prima squadra (13 maggio 2006 nella sconfitta 2-1 contro il DC United), e diverse altre presenze (10 a fine anno) il ragazzo non riesce mai a trovare la via della rete.

Nessun problema: il club gli dà fiducia anche la stagione successiva: facendo bene. Il 25 aprile 2007 trova la prima rete da professionista contro i canadesi del Toronto FC, il mese dopo segna una doppietta ai New York Red Bulls. Ad agosto le partite saranno 18, le reti 5. Cifre non esaltanti, ma che convincono il Real Salt Lake a puntare su di lui. Nel primo spezzone di annata mette a referto cinque presenze, nel 2008 22 presenze e 7 goal, seguiti nella stagione successiva da 26 gare con 8 reti. I numeri non sono strepitosi, il contratto del ragazzo, seconda punta talentuosa ma ancora troppo discontinua, scade a gennaio.

L'opportunità di lanciarsi arriva dall'Europa, da una piccola squadra danese, il Randers, alla ricerca di un attaccante su cui scommettere. Il tecnico degli hestene gli avanza subito la posizione in campo e viene ripagato: 13 partite, ben 7 goal. L'armeno piace, va a segno con una doppietta nel 6-1 rifilato ai lussemburghesi del Dudelange nelle qualificazioni alla Coppa Uefa, finisce nel mirino di Rubin Kazan e Dinamo Kyev, viene convocato nella nazionale armena, con cui esordisce l'11 agosto nell'amichevole contro l'Iran, il 7 settembre trova il primo goal contro la Macedonia in una sfida valida per le qualificazioni ad Euro 2012. Trova qualche problema in più in campionato, dove in 17 gare segna solo 5 goal.

La testa (forse) è altrove, verso un campionato magari più competitivo, come può essere la Russian Premier League. A prenderlo nel gennaio 2011, però, non è il Rubin che a lungo lo aveva seguito, ma il Fk Krasnodar, club ambizioso e neopromosso che su di lui investe due milioni di euro. Il tecnico dei tori Muslin ripone grande fiducia nel ragazzo, e il 12 marzo, alla prima di campionato, lo getta nella mischia nel secondo tempo della sfida contro l'Anzhi. Il primo goal arriva la settimana dopo nel 2-0 allo Spartak Nalchik, subentrando anche in questa gara. La stagione lo consacra come attaccante completo, rapidissimo nello stretto, dotato comunque di una discreta forza fisica, una buona tecnica di base e soprattutto un ottimo tiro dalla distanza. 14 goal in 37 partite, insieme al premio di "Miglior Giocatore del Krasnodar" compongono il suo palmares nella prima annata, seguiti da 13 partite e 9 goal nel periodo luglio/dicembre della stagione successiva.

Il Krasnodar sa di avere tra le mani un assoluto talento e gli offre un rinnovo contrattuale di tre anni a cifre di gran lunga superiori. Il ragazzo rifiuta, comunica alla società di voler andare in una squadra più prestigiosa. L'8 dicembre 2012 lo Spartak ne ufficializza l'acquisto per sette milioni e mezzo di euro, il 10 marzo dell'anno successivo esordisce contro il Terek e lo fa in maniera assolutamente decisiva, annichilendo gli avversari ceceni con la prima tripletta in carriera, che lo porta momentaneamente in vetta alla classifica cannonieri. Un curioso caso per chi, ad inizio carriera, non riusciva a trovare la via della rete.

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