domenica 24 marzo 2013

SPECIALE NAZIONALI IN CRESCITA - Il Montenegro di Branko Brnovic


(speciale a cura di Stefano Fantoni)

MONTENEGRO
Nato calcisticamente solo nel 2007, anno di affiliazione a FIFA e UEFA, i Falchi di Podgorica hanno velocemente scalato il ranking assestandosi al 46° posto, indice di una crescita interessante e progressiva. Guidata in panchina da Branko Brnovic, 45enne tecnico ex nazionale iugoslavo, la selezione balcanica ha sfiorato la partecipazione allo scorso Europeo, mancato in seguito alla doppia sconfitta contro la Repubblica Ceca nei playoff. La corsa verso il Mondiale brasiliano è iniziata nel migliore dei modi e adesso il Montenegro è in testa al Girone H con 13 punti in 5 partite, score che gli ha permesso di mettersi dietro le più quotate Inghilterra, Ucraina e Polonia, e le squadre materasso Moldova e San Marino. Andiamo a conoscere stelle e giovani più interessanti dei giallorossi di Podgorica.


LA STELLA
STEVAN JOVETIC (2 NOVEMBRE 1989):
A Firenze sanno riconoscere il talento e nel giovane riccioluto di Podgorica hanno subito visto quel qualcosa che ha fatto scattare la scintilla. Più giovane capitano del Partizan Belgrado a soli diciotto anni, lasciata il bianconero Stevan si è vestito di viola e ha cominciato la propria crescita calcistica. Prandelli lo ha fatto esordire, Mihajlovic lo ha aspettato, con Rossi giusto un assaggio, Montella lo ha reso il top player dei gigliati. Superato l’infortunio ai legamenti crociati dell’estate 2010, che lo costrinse ai box per un’intera stagione, Jo-Jo è tornato più forte e più affamato di prima. Intesa quasi telepatica con Ljajic, reti pesanti e bellissime, su tutte quelle contro il Liverpool in Champions, a giugno deciderà le sorti del proprio futuro e a Firenze sperano che sia ancora in viola.

LE CERTEZZE
STEFAN SAVIC (8 GENNAIO1991):
Ha rischiato di passare nella corposa lista di talenti bruciati. Esordio al Borča, poi l’esplosione nel Partizan e i grandi club pronto ad acquistarlo. La spuntano gli arabi del Manchester City, che investono circa sette milioni di euro su di lui. Le prime apparizioni sono buone, poi complici le indisposizioni di Kompany e Kolo Touré si ritrova improvvisamente titolare e va nel pallone. Prestazioni incolori, errori da dilettanti e conseguente spola tra panchina e tribuna. Il futuro a Manchester sembra essere buio, ma negli ultimi giorni di mercato viene inserito come contropartita tecnica nell’affare che porta Nastasic dalla Fiorentina al City. È la svolta, perché in viola Stefan rinasce e diventa titolare inamovibile, nonché uno dei difensori più interessanti e affidabili della Serie A.
FATOS BEQIRAJ (22 MAGGIO 1988):
È uno dei pochi che ancora gioca vicino casa. Infatti, Beciraj fa parte della rosa della Dinamo Zagabria, club con cui la scorsa stagione si è reso protagonista della doppietta campionato-coppa, resa possibile anche grazie alle sue 15 reti. In Croazia c’era arrivato dopo il biennio positivo trascorso in patria al Buducnost, dove si è laureato capocannoniere del campionato alla stagione di esordio. Ultimamente è appannato in zona gol, ma resta sempre uno degli attaccanti su cui poter contare in Nazionale.


LA PROMESSA
LUKA DJORDJEVIC (9 LUGLIO1994 ):
Oggi Vucinic e Jovetic, domani Djordjevic. I tifosi montenegrini sperano che il diciottenne attaccante nativo di Budva riesca a crescere ed esplodere, così da affiancarsi ai due totem del presente. Prodotto del vivaio del Mogren, si afferma in prima squadra nella stagione 2011/12, annata in cui segna dieci reti in ventisei presenze. Le luci dei grandi club si accendono su di lui ed è lo Zenit di Spalletti a prendersi il compito di sgrezzare questo ennesimo diamante balcanico. Finora in Russia ha collezionato qualche solo qualche scampolo di partita e nessun gol. In Nazionale, invece, nel giro di un anno è passato dall’Under 19 alla maggiore e ha festeggiato l’esordio con un gol.

IL NUOVO CHE AVANZA
MARKO BAKIC (1 NOVEMBRE 1993):
Ha tutto per essere un giocatore di livello medio-alto: velocità, visione di gioco, tecnica e personalità. Tre stagioni in patria al Mogren, poi l’approdo in Italia grazie ad un’operazione congiunta tra Fiorentina e Torino. Miglior giovane montenegrino del 2012, in granata ancora non ha esordito, ma nonostante ciò sembra essere a Firenze il suo futuro. Colonna portante di Under 19 e attualmente Under 21, conta una presenza in nazionale maggiore.
SASA BALIC (29 GENNAIO 1990):
Non è un talento di quelli che saltano subito all’occhio, ma non ci sono molti esterni mancini come lui. Piede e corsa di buon livello, finora non ha potuto misurarsi con campionati competitivi e in squadre di seconda fascia; infatti, dopo tre stagioni con i croati dell’Inter Zapresic si è trasferito al Kryvbas, club ucraino. Nonostante ciò vanta quattro presenze in nazionale.
STEFAN NIKOLIC (16 APRILE 1990):
Un vero e proprio gigante (194 cm) che sta cercando di imporsi.  Cresciuto tra Sutjeska, Partizan e OFK Belgrado, nel 2008 lascia i Balcani per il Belgio, dove gioca con Lierse e Roeselare. Due anni più tardi è in Romania e dopo una stagione al Politehnica Timisoara approda al blasonato Steaua Bucarest, suo attuale club. Per caratteristiche fisiche e tecniche è il classico centravanti fisico, abile nel gioco di sponda e in quello aereo. Bomber dell’Under 21, è stato convocato con i “grandi” in due circostanze senza mai esordire.
ZARKO TOMASEVIC (22 FEBBRAIO 1990):
Una carriera strana la sua, una sorta di Partizan andata-ritorno. Infatti, cresce nel vivaio bianconero, ma appena diciottenne lascia Belgrado per tentare l’esperienza estera al Nacional da Madeira, squadra del campionato portoghese. Positiva la stagione 2009/10, annata in cui gioca molto e anche in Europa League, nelle due successive trova meno spazi e un prestito all’União Madeira ritorna al Partizan. Laterale sinistro dal grande fisico (190 cm), all’occorrenza può giocare anche al centro della difesa.

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