giovedì 9 maggio 2013

LA STORIA E IL CALCIO - Thank you for the memories Sir Alex!


(articolo a cura di Emilio Scibona)

Si ritira, stavolta sul serio, dopo anni di affermazioni, smentite e ripensamenti, Alexander Chapman Ferguson dice addio alla panchina del Manchester United dopo 27 anni. La sua avventura sulla panchina dei Red Devils iniziò nel 1986, in un calcio molto diverso da quello che abbiamo vissuto e che viviamo oggi. Arrivava dall'Aberdeen, il più illustre club scozzese dopo le due squadre di Glasgow, con un intermezzo alla guida della nazionale scozzese ai Mondiali messicani, dove a dirla tutta non andò benissimo. Ferguson arrivava in Inghilterra con un curriculum di tutto rispetto: 4 coppe di Scozia, tre campionati scozzesi, una coppa di lega, una Coppa delle Coppe ed una supercoppa Europea.
Ad oggi è lui l'ultimo allenatore ad aver portato una squadra scozzese al di fuori di quelle di Glasgow alla vittoria di un titolo e l'ultimo allenatore ad aver portato una squadra scozzese alla vittoria in una competizione europea. I primi anni di Ferguson ai Red Devils non sono eccezionali, con la squadra che in campionato è protagonista di stagioni a metà classifica eccezion fatta nel 1988 dove arrivarono secondi. Ferguson resta comunque in sella e nel 1990 vince il suo primo trofeo, la FA Cup. Sarà l'inizio di una lunga sfilza di trofei che Ferguson e la sua banda porteranno nella bacheca del Manchester United. Il primo titolo arriverà nel 1992/1993 a distanza di 26 anni dall'ultima volta. Ne arriveranno altri 12, compreso quello di quest'anno, che renderanno il Manchester United il club più titolato in Inghilterra. Sempre in campo nazionale si aggiungono 4 FA Cup. 5 coppe di Lega e 10 Community Shield, per un totale di 31 trofei in competizioni inglesi. Brillante e memorabile anche la storia Europea di Ferguson al Manchester United. Dopo aver conquistato la Coppa delle Coppe nel 1991 e la supercoppa Europea nello stesso anno, Ferguson ha riportato la Champions League per due volte a Old Trafford. Quelle due volte sono rimaste nella storia della competizione e del calcio. La prima fu nel 1999, tutti gli appassionati ricorderanno la finale del Nou Camp contro il Bayern, quando due reti di Sheringham e Solskjaer in rimonta e all'ultimo respiro regalarono uno storico Treble al Manchester United. Treble che valse ad Alexander Ferguson il titolo, non l'appellativo, di Sir, quello con cui noi tutti lo chiamiamo oggi. L'altra fu nel 2008 nella storica finale tutta inglese di Mosca, quando ai rigori il palo di Terry sul rigore decisivo e la parata di Van Der Sar su Anelka regalarono un trionfo che fino a qualche secondo prima era insperato. A questi due trionfi thrilling si aggiungono una Coppa Intercontinentale  e un Mondiale per Club, vinti contestualmente alla Champions. 40 trofei in 26 anni. Numeri che dicono tantissimo su ciò che è stato Sir Alex Ferguson per il Manchester United e per il calcio inglese. Due i suoi meriti principali: la capacità di saper creare gruppi coesi e affiatati e la sua capacità eccezionale di saper valorizzare il grande talento. Ne ha quasi sempre avuto tantissimo a disposizione nelle sue rose, ed è sempre riuscito a tirare fuori il massimo. Basti pensare al bizzoso Cantona, che sotto Ferguson ha regalato giocate d'altissima scuola, o a Beckham, che Ferguson è riuscito a farlo apparire molto più folte di quanto realmente fosse, o a Giggs e Scholes, i suoi due pretoriani storici, passando per Cristiano Ronaldo che, arrivato nel 2003 con l'eredità pesante della numero 7 che fu di Best, Brian Robson e degli stessi Cantona e Beckham è passato dall'essere un imberbe giocatore con tanto talento ma poca testa ad essere l'arma devastante che abbiamo ammirato e che continuiamo ad ammirare. Non è stato un innovatore sicuramente ma credo sia stato il miglior "comandante" che si sia seduto nei tempi moderni su una panchina di calcio. A dirlo è una storia che lui, con il suo carisma, con la sua personalità e con la sua etica ha scritto per sé e per il Manchester United. Al suo posto a fine stagione, con ogni probabilità un'altro scozzese, David Moyes, da anni manager dell'Everton che per essere quello che è ha fatto molto più che bene, ma diciamoci la verità: non sarà la stessa cosa. Non sarà la stessa cosa per il Manchester United e non sarà la stessa cosa per noi, visto che per noi il Manchester United non era solo Best, Rooney, Ronaldo, Keane, Cantona, Van Persie, ma era soprattutto "Sir Alex Ferguson". Thank you for the memories Sir Alex, we 'll miss you!

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