mercoledì 5 giugno 2013

EUROPEI U21 - Russia, la rivoluzione dei piccoli zar




PORTIERI: 


Nikolay Zabolotniy (1990, FK Rostov)
Aleksandr Filtsov (1990, FK Krasnodar)
Stanislav Kritsyuk (1990, SC Braga, POR)

DIFENSORI: 

Ibragim Tsallagov (1990, Krylya Sovetov Samara)
Nikita Chicherin (1990, Dinamo Mosca)
Sergey Bryzgalov (1992, Spartak Mosca)
Taras Burlak (1990, Lokomotiv Mosca)
Maksim Belyaev (1991, FK Rostov)
Ivan Knyazev (1992, Torpedo Mosca)
Georgi Schennikov (1991, CSKA Mosca)

CENTROCAMPISTI: 

Maksim Grigorjev (1990, Lokomotiv Mosca)
Oleg Shatov (1990, Anzhi Makhackhala)
Roman Emeljanov (1992, Illychivets Mariupol, UKR)
Sergey Petrov (1991, FK Krasnodar)
Aleksandr Zotov (1990, Tom Tomsk)
Yuri Kirillov (1990, Dinamo Mosca)
Alan Dzagoev (1990, CSKA Mosca)
Shota Bibilov (1990, Volga Nizhny Novgorod)
Denis Cheryshev (1990, Real Madrid, ESP)

ATTACCANTI: 

Pavel Yakovlev (1991, Spartak Mosca)
Fedor Smolov (1990, Anzhi Makhackhala)
Maksim Kanunnikov (1991, Amkar Perm)
Andrey Panyukov (1994, FK Khimki)



Quando trovi, nel sorteggio, un girone di ferro con Spagna, Germania ed Olanda vuol dire che le stelle non ti vogliono bene. Quando scopri che Logashov, Ozdoev, Khubulov e soprattutto la stella Kokorin non sono arruolabili perchè più o meno gravi, ti chiedi se gli astri non ti detestino. La Russia si presenta così, all'appuntamento con la rassegna under 21 continentale, con una squadra di livello non eccelso, con Dzagoev unico vero big di una squadra che presenta molti dubbi e perplessità. A cominciare dal tecnico Pisarev: niente Solovjev, grande sorpresa della RPL, niente Miranchuk, interessantissimo classe 1995 della Lokomotiv, ma diversi giocatori mai definitivamente esplosi (leggi Smolov, reduce da una pessima stagione), privi di una precisa collocazione tattica (ho sentito il nome di Bibilov?) o mediocri sotto tutti i punti di vista (vedi Chicherin). Nel 4-2-3-1 dei piccoli zar, il punto di forza è certamente la trequarti, che oltre all'estro di Dzagoev può contare su Denis Cheryshev, primo russo a giocare nel Real Madrid e che piace molto in tutta Europa, su Oleg Shatov, tra i giocatori più costanti dal punto di vista del rendimento nella stagione dell'Anzhi, su Pavel Yakovlev, talento dello Spartak capace anche di vedere discretamente la porta. Sulla mediana occhi puntati su Sergey Petrov, l'ultima stagione passata tra Krylya Sovetov e Krasnodar, definito dagli addetti ai lavori come il futuro Igor Denisov. Sempre al Krasnodar ha giocato Aleksandr Filtsov, meritandosi il piazzamento sul podio dei migliori portieri della stagione in compagnia di Belenov e Akinfeev: riflessi ottimi, ha dato grande sicurezza alla squadra, dimostrandosi anche un valido para-rigori. Ben più dolenti sono invece le note che arrivano dal reparto difensivo: oltre a Schennikov, infatti, il reparto ha palesato, anche in campionato, molte incertezze: Burlak e Belyaev sono spesso apparsi distratti e improponibili ad alti livelli, Bryzgalov fisicamente non è prestante quanto un difensore centrale puro, Knyazev ha giocato solo in Pervj Divizion (seconda serie russa) mentre Chicherin è apparso come rendimento tra i peggiori terzini del campionato. Per fermare giocatori come Muniain e Isco, De Jong e Strootman, Holtby ed Hermann servirà una strana congiunzione astrale. E visto l'aria che tira in Russia, questa appare irrealizzabile. 

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