martedì 18 giugno 2013

EUROPEO U21 - Troppa Spagna per gli azzurrini.



(Articolo a cura di Demetrio Marrara)
La Spagna è campione d'Europa Under21 per la seconda volta consecutiva bissando il successo del 2009. In Finale battutti gli azzurrini di Devis Mangia con un risultato netto, 4-2, che non lascia spazio a polemiche ed altre considerazioni.


Julen Lopetegui ci sorprende e schiera dall'inizio, meritatamente, la punta Alvaro Morata capocannoniere del torneo al posto di Rodrigo. Per il resto confermata in toto la formazione migliore.
Devis Mangia fa affidamento sugli stessi uomini che hanno battuto l'Olanda.


La Spagna inizia subito con il suo palleggio ipnotico e crea tante occasioni da gol. Pronti, via e le furie rosse passano in vantaggio grazie a Thiago Alcantara. Il figlio di Mazinho stacca liberamente di testa, senza la marcatura di Caldirola, su assist di Morata che si beve Donati lateralmente. L'Italia non ci sta e reagisce immediatamente con Ciro Immobile che aggancia in maniera magnifica un lancio dalla difesa di Bianchetti e scavalca De Gea con un comodo tap-in. La Spagna continua a creare occasioni e serve un super Bardi per tenere a galla gli azzurrini. Salvataggio strepitoso sul colpo di tacco di Koke. Alla mezz'ora Tello supera in velocità Donati che lo atterra colpendo, però, nettamente prima il pallone. Rigore che ci può stare e che Thiago Alcantara trasforma per la doppietta personale. 5 minuti dopo si ripete ancora l'italo-spagnolo. Sull'1-1 Florenzi ha una palla incredibile per portare in vantaggio gli azzurri ma De Gea si salva miracolosamente, più istinto e fortuna che altro. Azzurri in bambola e nel secondo tempo la reazione non arriva. Anzi. Isco trasforma il secondo rigore della serata concesso per un fallo di Regini su Montoya. L'Italia sul finale accorcia le distanze grazie ad un tiro da fuori di Borini dopo un uno-due con Insigne.

Hanno vinto i più forti. Hanno vinto ancora loro. Ad inseguire il pallone, come spesso accade con la Spagna, ci si stanca. Azzurri stremati e demoralizzati dopo il rigore del vantaggio. Sul piano del gioco non c'è stata partita. Non si può far altro che applaudire i nostri ragazzi per il torneo che ci hanno fatto vivere, per l'impegno che ci hanno messo e per aver portato con onore la maglia azzurra.

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