domenica 26 maggio 2013

L'angolo della tattica - Come cambia l'Inter con Mazzarri

(Articolo a cura di Demetrio Marrara)
Allenatore che va, allenatore che arriva. Benitez ex-Inter sarà il prossimo allenatore del Napoli, mentre Mazzarri fa il percorso inverso.
Sicuramente l'allenatore toscano, rispetto allo spagnolo, parte avvantaggiato nello sviluppo del suo credo tattico. Avrà a disposizione materiale più omogeneo ed idoneo a sviluppare gli schemi che hanno contraddistinto il 3-5-2, o 3-4-1-2, di Mazzarri.



Cosa manca a questa Inter per mettere in atto lo schema?Partiamo con l'individuare i punti deboli, le mancanze dell'attuale Inter e dove dovrebbero intervenire sul mercato.
Il mercato dell'Inter ha già ovviato in buona parte ad alcune lacune. Il fedelissimo Campagnaro e il sempre stimato Andreolli sono l'ideale per la difesa a 3 di Mazzarri. Questo reparto ci sembra abbastanza completo anche se ci vorrebbe veramente un difensore di livello internazionale, che l'Inter, con l'ormai tramonto di Samuel, non ha.
Walter non ha mai fatto uso di registi a centrocampo, l'esclusione di Inler ne è la conferma. A centrocampo si sente l'esigenza di un tutto fare, di un mastino dai piedi buoni, come poteva essere Dzemaili o Behrami. Da questo punto di vista i nomi di Paulinho e Nainggolan sono quelli giusti, ma costano tanto. Sugli esterni a tutto campo c'è da lavorare parecchio. Alvaro Pereira potrebbe essere il titolare a sinistra, con il giapponese Nagatomo riserva. A destra, invece, Schelotto per quanto sia adatto non entusiasma e ce ne vuole assolutamente uno che possa fare il titolare a tempo pieno. Zuniga, da Napoli, o Dusan Basta sono i nomi giusti. Bonaventura, invece, potrebbe rappresentare l'alter ego di Hamsik in maglia nerazzurro, con il bolognese Diamanti in seconda fila.
In attacco con l'arrivo di Icardi, l'acquisto da fare è sicuramente quello di un bomber di esperienza perchè, con tutto il rispetto di Rocchi, il solo Milito non può e non deve bastare per una squadra che punta ai vertici. La ricerca in questo reparto è molto più difficile perchè la concorrenza internazionale è tanta ma potrebbe andar bene anche un nome più nazionale. Un Borriello, un Matri o Denis.

Che posizione avranno gli attuali giocatori dell'Inter? Chi fa al caso di Mazzarri?
La porta è difesa da un estremo difensore tra i più forti in Europa: Samir Handanovic. La partenza, eventuale e possibile, dello sloveno non sarebbe un problema perchè l'Inter ha nella sua scuderia di giovani quel Bardi titolare in under21 con Mangia e del Novara che lotta per i playoff.
La difesa sembra già fatta con Campagnaro, fedele di Mazzarri che si porta da Genova, Andreolli più volte cercato quando allenava il Napoli. In rosa sono presenti i vari Ranocchia, Chivu e Juan Jesus che già hanno sperimentato la difesa a 3 con Stramaccioni e Gasperini.
Gargano che in passato lasciò Napoli proprio per il mancato feeling con l'allenatore potrebbe non essere riscattato e fare le valigie. Fiducia verrà data a Mudingayi e Obi, ideali per il gioco di Mazzarri. Alla base potrebbe rientrare Duncan, autore di un gran campionato con il Livorno. Dubbi sorgono sull'eventuale utilizzo di Kovacic che mal si sposa con il credo tattico del mister toscano. I nerazzurri hanno investito 15 milioni e qualcosa Walter dovrà inventarsi per non bruciarlo. Guarin è sicuramente il giocatore più idoneo. Può giocare sia interno, come mezz'ala, che dietro le due punte.
La posizione di Cassano è stata rivalutata, essendo un pupillo di Mazzarri. Palacio potrebbe fare staffetta con lui per il ruolo di seconda punta. In attacco Milito e Rocchi rappresentano l'usato sicuro, Icardi invece il bomber del futuro. Ma serve qualcosa in più per essere competitivi.


LA PROBABILE FORMAZIONE
Handanovic
Campagnaro Ranocchia Juan Jesus
Basta/Zuniga Nainggolan Guarin A.Pereira
Bonaventura/Diamanti
Palacio Icardi

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