mercoledì 17 luglio 2013

MONDIALE U20: La top 11 del mondiale


(di Antonio Cupparo) Non è stato facile stilare una top 11 dell'ultimo mondiale u20 appena concluso, ci sono stati parecchi protagonisti, con più di uno per ogni ruolo, alla fine abbiamo scelto la "best players world cup u20"



Alphonse Areola (FRA) 
Alphonse Aréola
Numero uno di origini filippine, gran protagonista dei "galletti" nell'intera competizione, e sopratutto nella finale contro l'Uruguay ha chiuso la saracinesca per tutti i 120 minuti, poi nei rigori ha neutralizzato i due rigori decisivi alla conquista del mondiale. Il Psg lo tiene come terzo portiere ma meriterebbe senz'altro una chance almeno in prestito per un'anno per cominciare ad accumulare minuti ed esperienza che gioverebbero alla sua crescita

Javier Manquillo (SPA) 
Javier Manquillo
Ormai in pianta stabile con la prima squadra dell'At.Madrid che si presuppone punterà forte su di lui nella prossima liga: terzino destro con grandi qualità in propensione offensiva, abilissimo nelle sovrapposizioni, manca un pò di grinta e coraggio negli interventi difensivi, ma il ragazzo si farà

Jose Gimenez (URU) 
Acquistato dall'Atletico Madrid, nonostante l'età ha dimostrato grande personalità, capace di comandare l'intero reparto arretrato, roccioso, molto tignoso nella marcatura, bada molto al sodo senza strafare, preferisce andare sul concreto non rischiando in chiusure difensive rischiose

Niko Datkovic (CRO) 
Niko Datkovic
Ero indeciso tra il francese Umtiti e il giocatore croato in questione, alla fine ho scelto quest'ultimo che mi ricorda nelle movenze lo juventino Chiellini. Roccioso, molto forte nei contrasti, può sembrare macchinoso ma è maledettamente efficace, ideale come centrale sinistro

Ali Adnan (IRQ) 
Premiamo l'Iraq segnalando uno dei giocatori che ha fatto più impressione, questo laterale sinistro dalle spiccate attitudini offensive, devastante in progressione, grande forza fisica, ottimo piede, calcia benissimo i calci di punizione

Paul Pogba (FRA) 
Paul Pogba
Premiato come miglior giocatore della competizione, di gran lunga il personaggio principe di questi mondiali che lo hanno consacrato tra i migliori talenti che ci siano. Ha dimostrato una classe immensa, forza, grinta, e tanta tantissima qualità. Dopo un inizio sotto tono, in mezzo al campo ha di ha poi dominato in lungo e largo, la Juventus il prossimo anno dovrà per forza puntare sul francese, stando attenta alle lusinghe dei più grandi club europei

Joao Mario (POR) 
Il migliore del Portogallo insieme al suo compagno Bruma, gioca nello Sporting Lisbona, che ancora ricordo personalmente visto dal vivo e avergli stretto la mano lo scorso anno quando con i lusitani ha giocato all'Olimpico in Europa League contro la Lazio. Sa abbinare un'ottima tecnica ad una buona capacità tattica, classico mediano davanti alla difesa, che però sa anche essere impiegato come mezz'ala

Oliver Torres (SPA) 
Óliver Torres
Ennesimo gioiello della cantera delle Furie Rosse, di proprietà dell'Atletico Madrid, a mio avviso potrebbe essere descritto come una via di mezzo tra Fabregas e Xavi. Ha tecnica sopraffina, visione di gioco, velocità di esecuzione, elegantissimo nello stile, sa dare la palla al compagno meglio smarcato con i contagiri. Pecca in fase realizzativa, e nel fisico deve ancora svilupparsi pienamente

Bruma (POR) 
Bruma
Di origini della Guinea, è stato il migliore senza dubbio del Portogallo, ha rappresentato la spina nel fianco per le difese avversarie, accentrandosi in modo splendido dalla parte sinistra, col destro ha messo in mostra le qualità migliori: velocità, tecnica, e capacità nell'inserirsi negli spazi. Già in pianta stabile con lo Sporting Lisbona

Assifuah-Inkoom (GHA) 
Una vera e propria pantera, gioca ancora in patria, ma a breve salirà in un grande club europeo. Ha fatto faville in tutte le partite del mondiale, ha messo in evidenza grandi qualità d'inserimento anche giocando come punta d'appoggio, ha una potenza nelle gambe assurda, agilissimo nei movimenti, quando parte in velocità è imprendibile

Nicolas Castillo (CIL) 
Soprannominato l'Ibrahimovic cileno, paragone non certo appropriato, sopratutto a livello fisico, rispetto allo svedese ha misure un pò diverse, vero e proprio killer dell'area di rigore, bomber d'altri tempi, molto forte nei colpi di testa, tecnicamente è molto più forte di quanto sembri. 







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