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(a cura di Andrea Bracco) - Troppo Corinthians per questo Tijuana. Dopo lo 0-1 subito la settimana scorsa in Messico il Timao di Tite scende in campo al Pacaembù con fame e voglia di rivincita. I paulisti, che alla vigilia avevano fatto sapere di sentire tantissimo l'appuntamento, giocano una partita pressochè perfetta, condìta da tre reti tutte davvero molto belle mettendo in mostra un potenziale offensivo davvero pazzesco.
A San Paolo finisce 3-0, Tite gongole e nel post partita rilancia le ambizioni della squadra: "Siamo i campioni in carica, abbiamo l'obbligo di arrivare fino in fondo". Chiaro, come chiare sono le condizioni che il Timao detta in campo fin dai primi minuti. Squadra corta, compatta, schierata con un 4-4-2 a rombo che esalta le capacità di Renato Augusto sistemato come vertice alto subito dietro a Pato e Guerrero, entrambi in serata strepitosa. Dall'altra parte il Tijuana di Mohamed è lontano parente della squadra audace che in casa non ha ancora perso una volta in tutto il 2013. Fidel Martinez gioca, ma a mezzo servizio causa una brutta botta alla caviglia rimediata in campionato, mentre Riascos è l'unico che pare dare un po' di verve all'attacco dei Diablos. Dietro si balla, complice anche l'atmosfera infuocata del Pacaembù che mette pressione agli ospiti tanto da risultare il vero dodicesimo uomo in campo.
